Single coil, dual coil e oltre: le differenze

goblinmini006Quando si è nuovi nel mondo della sigaretta elettronica, uno dei primi spartiacque davanti a cui ci si trova quando si scelgono gli atomizzatori è quello della resistenza singola o doppia. Questo succede non solo con i sistemi rigenerabili ma anche con i cartomizzatori e i clearomizzatori.

Apriamo la pagina del listino prezzi di un negozio online e ci troviamo davanti a più opzioni per lo stesso dispositivo e ci chiediamo: qual è la differenza?

In questo articolo cerco di spiegarla quanto meglio mi è possibile.

Smok Tech UDA RDAQuando si parla di resistenza ci si addentra nel reame di leggi della fisica che si imparano a scuola e poi, a meno di essere appassionati o addetti del settore, si dimenticano.

Avvicinarsi al mondo della sigaretta elettronica non significa necessariamente dover ristudiare la fisica e la legge di Ohm, a meno che si voglia immergersi nel mondo dei dispositivi non regolati: in quel caso mettetevi l’anima in pace, dovrete rispolverare nozioni che non pensavate avreste mai ripreso in mano.

Affrontando l’argomento del dual coil o single coil la “legge” da tenere presente è solo una: un dispositivo a resistenza doppia avrà un valore resistivo della metà rispetto a se fosse a resistenza singola.

Per fare un esempio pratico, se costruisco due resistenze da 1 Ohm, inserendo nel mio atomizzatore una sola di queste resistenze avrò un atomizzatore da 1 Ohm, se le inserisco entrambe avrò un atomizzatore da 0,5 Ohm.

La prima ragione per cui, quindi, alcuni prediligono il dual coil è la possibilità di avere una resistenza totale più bassa.

Ovviamente la resistenza è fatta anche dal tipo di filo resistivo che si usa, dal diametro su cui si avvolge la resistenza, dal numero di spire e da quanto queste spire sono vicine tra loro.

Indicativamente funziona così:

  • un filo più grosso ha una resistenza minore;
  • un diametro della resistenza più ampio ha una resistenza minore;
  • un numero di spire più alto ha una resistenza maggiore;
  • più le spire sono vicine più la resistenza è maggiore.

E’ quindi vero solo in parte che i valori resistivi più bassi si possono ottenere solo con resistenze doppie.
Usando, infatti, un filo grosso, avvolto su un diametro largo, con spire spaziate e in numero non alto si potrà ugualmente avere una resistenza bassa. Quindi perché c’è questa divisione tra chi preferisce la resistenza doppia e chi singola?
Soprattutto: perché così tanti fanno la caccia al sub-ohm? Ovvero al trovare configurazioni resistive più basse possibili?

Le risposte a queste due domande sono legate tra loro.

Una resistenza bassa ha, per sua natura, meno accumulo di calore. Si può immaginare la resistenza come l’attrito: più c’è attrito tra due superfici, più alto sarà il calore che si svilupperà quando queste vengono sfregate tra loro. Meno è l’attrito e meno è probabile che si sviluppi calore attraverso lo sfregamento.
Con l’elettricità funziona allo stesso modo: più la resistenza è bassa e più l’elettricità scorrerà facilmente, dissipandosi con meno sviluppo di calore.

Sviluppando meno calore, una resistenza bassa raggiungerà la temperatura di vaporizzazione del liquido in modo più graduale, provocando la produzione di un vapore più tiepido.

Il vapore più tiepido sarà più piacevole e adatto a essere inalato con un tiro di polmoni o sarà più piacevole per chi, in generale, preferisce un vapore a bassa temperatura.

Stabilito che questo risultato si può ottenere anche con una resistenza singola, analizziamo il caso di due o più resistenze.

Questo caso è molto più intuitivo: più ci sono resistenze a produrre vapore, più sarà abbondante il vapore prodotto.

Riassumendo, quindi, più ci sono resistenze, più la resistenza totale sarà bassa, più il vapore sarà tiepido o freddo, più sarà abbondante.

Da questo si deduce che il mondo del multi-coil e sub-ohming estremo è il mondo dei cloud chaser.

A voler fare un passo oltre in questo chiarimento (che spero sia un chiarimento e non confonda anche di più le idee), si può anche parlare di MOD meccaniche, ovvero non regolate, in cui non ci sono, quindi, sistemi di ottimizzazione della resa delle batterie, non si possono aumentare i watt o i volt. Per quanto, a logica, sarebbe più efficace pensare che avere una MOD regolabile abbia più senso nel cloud chasing, questo non è del tutto vero.

Una MOD regolata è dotata anche di meccanismi di sicurezza che impediscono alle batterie di scaricare al massimo o di surriscaldarsi. Quando si ha a che fare con resistenze bassissime, significa che non tutte le MOD regolate sono in grado di supportare valori resistivi bassissimi e che la lunghezza dei tiri è solitamente controllata e la MOD, dopo tot secondi, taglia l’energia per questioni di sicurezza.

I cloud chaser competitori non vogliono essere legati a questi meccanismi.

Più una resistenza è bassa, infatti, più serve energia perché questa si scaldi: se le batterie non sono regolate, sono in grado di scaricare a piena potenza anche con resistenze bassissime.

I tiri di polmoni da cloud chasing, inoltre, sono in genere più lunghi. I competitori si allenano alla stregua di novelli Branko Petroviç del vaping per le loro gare così da aumentare la capacità polmonare: una MOD che tagli i loro tempi di aspirazione sconfiggerebbe in partenza lo scopo.

Il dual coil, tuttavia, non è per forza legato al cloud chasing. Anche chi non insegue le nuvole può amare maggiormente una configurazione in doppia resistenza, esattamente per i motivi detti sopra: il vapore è più tiepido e più abbondante. Quando si parla di vapore più abbondante, si parla anche di sapore più abbondante e concentrato. Il calore, inoltre, può ammazzare il sapore, motivo per cui c’è chi predilige il dual coil anche se non è interessato a mettersi in gara per fare la locomotiva umana.

Non analizzo le configurazioni a resistenze superiori a 2: il discorso è identico a quello fatto per il dual coil, cambia solo il numero di resistenze coinvolte.

Per terminare, scrivo un elenco riassuntivo delle caratteristiche di configurazioni in single coil o dual coil e oltre.

SINGLE COIL

  • resistenza più alta
  • vapore più caldo
  • minore produzione di vapore
  • minore consumo di liquido
  • minore consumo della batteria
  • minore sapore
  • maggiore rapidità e facilità di rigenerazione per i sistemi rigenerabili

DUAL O MULTI COIL

  • resistenza più bassa
  • vapore più freddo
  • maggiore produzione di vapore
  • maggiore consumo di liquido
  • maggiore consumo della batteria
  • maggiore sapore
  • rigenerazione più lunga e a volte complessa per i sistemi rigenerabili

Concludendo, preciso che non tutte le MOD sono in grado di supportare resistenze basse. Per fare un esempio con le batterie eGo standard, è sconsigliato scendere sotto 1 Ohm di resistenza e sotto gli 0,8 Ohm non funzionano proprio (ho personalmente provato).

Una eGo Twist, a voltaggio variabile, è in grado di sopportare valori resistivi fino agli 0,6 Ohm ma anche per essa è sconsigliato avventurarsi nel sub-ohming, meglio restare sopra l’1.

Quando si acquistano batterie pre-assemblate o box, quindi, è il caso di informarsi sulle loro specifiche così da sapere fino a quale valore resistivo sono in grado di supportare.

Per quanto riguarda le MOD meccaniche e, in generale, non regolate è assolutamente doveroso informarsi approfonditamente e ri-studiare la legge di Ohm e le sue applicazioni nell’ambito della sigaretta elettronica.
Nonostante io non sia interessata a questo mondo, è probabile che ne scriverò al riguardo perché ho notato che non è facile trovare articoli chiari sull’argomento, soprattutto in italiano, e non serve aver sperimentato per comprendere la logica fisica alla base di questi sistemi.

Come sempre, poi, dopo essersi informati è sempre più utile sperimentare di persona per cercare di capire i propri gusti. Su carta (o su pagina web) si può tendere a credere di preferire un sistema o un altro ma non c’è niente come la pratica per confermare le proprie intuizioni.

4 pensieri su “Single coil, dual coil e oltre: le differenze

  1. CIAO,
    mi sto appena addentrando nel mondo dei tubi meccanici ma voglio farlo in sicurezza, non sono interessato a nubi di vapore ne a competizioni.. svapo giornalmente in maniera tranquilla per puro piacere.. per stare in parametri tranquilli in termini di sicurezza è quindi da preferire una single coil che stia non sotto 1 ohm? altra delucidazione che differenza c’è tra attaccare le spire tra loro e lasciarle separate? ti ringrazio in anticipo se vorrai rispondermi. Luca

    "Mi piace"

  2. Complimenti per l’articolo molto ben scritto. Se posso le vorrei chiedere un consiglio ho un box Coolfire IV 75W 18650 che tank posso montare per ottenere tiri polmonare alla temperatura giusta.
    Grazie

    "Mi piace"

Lascia un commento